Dall’esordio con la sua nuova linea di sculture “Introspezioni”, alla scuola di ceramica che vorrà aprire a breve, il 5 dicembre è andata in televisione, nella trasmissione “Vivicittà” di RTR condotta da Carina Looden e Girolamo Berti. Nonostante le luci dello studio e l’emozione, la nostra artista si è mostrata trasparente e semplice, come suo solito. Forse non tutti sanno che Mariarosaria Pignatelli, in arte Sensi d’Argilla ha vinto molteplici premi e che sta riscuotendo molto successo al di fuori della sua piccola mansarda e della cittadina che la ospita, Rieti. Le sue opere stanno varcando i confini della regione Lazio e si stanno pian piano espandendo in tutta l’Italia.
La passione è nata da bambina quando faceva l’Istituto d’arte IPSIA Caselli di Capodimonte, ma come prendono forma le sue opere? Sono il frutto di lunghe riflessioni o di improvvise illuminazioni? Parte dal titolo o lo attribuisce a lavoro terminato?
Le mie opere sono frutto di idee e di sensazioni del momento, sono strettamente legate al mio pensiero. Prendo semplicemente il mio blocchetto d’argilla e inizio a modellare, tutto qui. Ovviamente, capita spesso che quello che creo non rispecchia quello che avevo immaginati e allora, trovandomi in difficoltà, mi fermo virando subito verso un’altra idea. Indubbiamente la parte più difficile è attribuirne un titolo adeguato, che racchiuda il significato della scultura.
Che messaggio vuole veicolare attraverso le sue opere? Tra questi ce n’è uno che tiene a trasmettere in maniera particolare e, se sì, perché?
Come già ho detto prima, mi lascio trasportare dalle mie emozioni quando lavoro, ma fondamentalmente, voglio trasmettere sensazioni positive, che diano energia a chi li guarda. Vorrei trasmettere soprattutto amore, poiché penso che non ci sia niente di più bello di questo; sia l’amore per una famiglia, sia a quello di un’amante, ma soprattutto quello che ognuno di noi può dare a sé stesso.
Durante la pandemia, non si è scoraggiata e ha preso in mano la sua vita, decidendo di fare quello che ha sempre amato, partecipando anche a concorsi internazionali che hanno riscosso un risultato positivo. Ce ne parli.
Come ho sempre ribadito, la pandemia non mi ha fermata, anzi, mi ha dato una chance per poter iniziare di nuovo a modellare e in questo sono stata molto fortunata. Nel 2020 ho partecipato al concorso “Prisma Art Prize”, con il quadro “Gioco di Luna”, sono molto contenta di questo, non mi aspettavo un risultato del genere. Successivamente, nel 2021, sono stata presente al concorso indetto da Biafarin, “Diversia People” e anche lì, con mia grande sorpresa ho vinto con la scultura “Stringiti”. È stata un’esperienza incredibile, tutti gli altri concorrenti erano davvero molto talentuosi per questo pensavo di non potercela fare. Indipendentemente dal risultato ho affrontato una piacevole avventura.
Il 5 dicembre è stata invitata nella trasmissione “Vivicittà”, che sensazioni le ha provocato? Se lo sarebbe mai aspettato?
Non nascondo che ero molto emozionata essendo anche la mia prima volta in televisione, ma mi sono lasciata andare. Sa vedere i programmi su uno schermo, seduta sul divano è un conto, ma parteciparvi è tutt’altra storia: il cuore ti batte a mille e hai la costante preoccupazione di fare delle enormi gaffe. È stato un vero onore poter partecipare. I conduttori sono stati molto cordiali nei miei confronti. Qui trovate il video integrale
È vero che una delle sue opere “Black Soul” è stata venduta a Firenze? Come si sente a riguardo?
Si, è così. Ho venduto questa mia statua in argilla nera e minerali, e ora ha trovato una nuova casa nella patria di Dante Alighieri. Sono molto contenta che sia successo. Mi piace quando ho un riscontro positivo in quello che faccio. L’interazione con le persone che apprezzano il mio lavoro, mi dà una spinta per continuare a creare.
Per quanto riguarda il suo progetto nell’aprire un laboratorio di ceramica, quindi quando il gioco diventa arte, in cosa consiste esattamente?
Vorrei poter creare un’ambiente accogliente e rilassante in cui si faccia arte. Le persone potranno modellare l’argilla come meglio credono, ritornando anche un po’ bambini iniziando a impastricciare con essa. Vorrei condividere con la gente questa mia grande passione, far vivere cosa voglia dire creare con l’argilla e dando modo a tutti coloro che vorrebbero imparare, un’opportunità. L’unica “pecca” è che purtroppo, la pandemia ha rallentato di parecchio i tempi per la realizzazione di questo laboratorio, ma non appena le acque si saranno calmate, potrò portare avanti questo mio piccolo sogno nel cassetto.