Introduzione alla Mostra “Le parole di San Francesco”

Maria Pignatelli, scultrice, presenta una mostra personale al Santuario di Fontecolombo di Rieti, un luogo di grande rilevanza culturale e storica. Nata e cresciuta a Napoli, Pignatelli ha sviluppato una passione per l’arte fin dalla giovane età, perfezionando le sue competenze sotto la guida di maestri rinomati. Le sue opere sono caratterizzate da una delicata fusione tra tradizione e modernità, un equilibrio che rispecchia le sue profonde radici napoletane e la sua visione contemporanea. Durante la sua carriera, ha partecipato a numerose esposizioni, guadagnandosi una reputazione per le sue sculture raffinate e evocative. Le sue creazioni esplorano temi universali come la spiritualità, la natura e l’umanità, rendendole perfettamente adatte al contesto del Santuario di Fontecolombo. Questo luogo sacro, noto per essere uno dei principali santuari francescani, offre un’atmosfera serena e contemplativa, ideale per apprezzare l’arte in tutta la sua profondità.

Il Santuario di Fontecolombo non è solo un centro di devozione religiosa, ma anche un custode di storia e cultura. Fondata da San Francesco d’Assisi, la struttura rappresenta un simbolo di pace e riflessione. La scelta di allestire la mostra d’arte in questo contesto non è casuale; le sculture di Pignatelli, infatti, si integrano armoniosamente con l’ambiente circostante, creando un dialogo tra l’arte e la spiritualità. Le opere esposte incarnano valori di introspezione e connessione interiore, rispecchiando l’essenza del Santuario.

La mostra personale di Maria Pignatelli al Santuario di Fontecolombo rappresenta un evento significativo che celebra l’arte e la spiritualità. Attraverso le sue sculture, Pignatelli offre ai visitatori un’esperienza unica, invitandoli a riflettere e a connettersi con il contesto storico e culturale che le circonda.

Le piccole sculture esposte nella mostra al Santuario di Fontecolombo rappresentano un compendio affascinante del lavoro di Maria Pignatelli. Utilizzando materiali diversi come la ceramica e il legno, dove l’artista riesce a dar vita a opere di notevole intensità espressiva. Le tecniche di lavorazione variano dalle tradizionali a metodi più innovativi, che aggiungono unicità e carattere a ogni pezzo. Le dimensioni delle sculture sono contenute, consentendo una fruizione intima e personale delle opere da parte del pubblico.

Il concept della mostra

Le tematiche esplorate si concentrano principalmente su spiritualità, natura e interazione umana. La spiritualità è un tema ricorrente, particolarmente in opere come “Meditazione Silente”, una scultura che raffigura un personaggio in preghiera, trasmettendo un senso di pace e introspezione. La natura viene celebrata in pezzi come “Fioritura Eterna”, realizzata in ceramica, che rappresenta un fiore stilizzato, simbolo di rinascita e continuità.

Un’altra tematica centrale è l’interazione umana, esplorata in opere come “Abbraccio”, una piccola scultura che cattura un momento di affetto e connessione tra due figure. Queste tematiche non solo riflettono le preoccupazioni personali dell’artista, ma si inseriscono anche nel contesto più ampio della sua produzione artistica, caratterizzata da una profonda riflessione sull’umanità e sul suo rapporto con l’universo circostante. Il messaggio di Pignatelli si manifesta con forza attraverso queste opere, invitando il pubblico a una meditazione sulle questioni esistenziali e sulla bellezza intrinseca della vita. La mostra d’arte al Santuario di Fontecolombo offre un’opportunità unica per apprezzare l’impatto emotivo e visivo delle sculture di Maria Pignatelli, consolidando il suo ruolo significativo nel panorama artistico contemporaneo.

L’impronta e la scelta dell’innovazione artistica

L’innovazione artistica è ciò che distingue un artista dai suoi contemporanei. È la capacità di vedere oltre ciò che è già stato fatto e di creare qualcosa di completamente nuovo. Quando si riproduce un tema artistico con innovazione, si aggiunge una nuova prospettiva, un nuovo significato e un nuovo valore all’opera. L’innovazione artistica può essere espressa attraverso l’uso di nuove tecniche, materiali o stili. Ad esempio, un pittore potrebbe reinterpretare un tema classico utilizzando colori vivaci e audaci, o potrebbe utilizzare tecniche miste per creare un effetto unico. L’innovazione artistica può anche essere espressa attraverso l’uso di nuovi media, come la fotografia o l’arte digitale.

L’innovazione artistica può portare a risultati sorprendenti. Quando si riproduce un tema artistico con innovazione, si apre la porta a nuove possibilità e si crea un’opera che è unica nel suo genere. Questo può attirare l’attenzione degli spettatori e far emergere l’artista tra la folla.

Inoltre, può anche ispirare altri artisti a sperimentare e a cercare nuove strade creative. È un modo per contribuire all’evoluzione dell’arte e per spingere i confini dell’espressione artistica.

Storia e Significato del Santuario di Fontecolombo

Il Santuario di Fontecolombo, situato nei pressi della città di Rieti, rappresenta uno dei luoghi più emblematici legati alla figura di San Francesco d’Assisi. Fondato nel XIII secolo, questo santuario è uno dei quattro santuari della Valle Santa Reatina, noti anche come i ‘santuari francescani’. Questi luoghi sacri hanno un’importanza fondamentale nella storia del francescanesimo e offrono un ambiente ideale per la meditazione e la preghiera.

Originariamente concepito come un eremo, Fontecolombo fu scelto da San Francesco per la sua tranquillità e il suo isolamento. Il nome ‘Fontecolombo’ deriva da una sorgente d’acqua vicina che, secondo la leggenda, fu benedetta dallo stesso San Francesco. Questo elemento naturale aggiunge un ulteriore strato di spiritualità e serenità al santuario, rendendolo un luogo perfetto per la contemplazione.

Tra rocce, sentieri e lecci secolari, seguiamo Francesco nel luogo in cui ha scritto la Regola dei Frati Minori. Un itinerario nella natura e nella storia che, sono certo, non vi deluderà.

“Un ringraziamento di cuore va al Monsignore Vito Piccinonna, il Guardiano di Fonte Colombo padre Aldo La Neve, all’Assessore alla cultura di Rieti Letizia Rosati, al critico d’arte Francesco Buttarelli, all’ Associazione “Domenico Petrini” e naturalmente al curatore della Mostra il prof. Giulio Aniballi.

Grazie di cuore a tutti”

Un particolare ringraziamento

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